Un percorso ad anello lungo 28 km che vi permetterà di scoprire antichi mestieri e conoscere tradizioni. Tra le varie esperienze pensate per voi si assaggeranno i prodotti tipici montani come i formaggi! Lo zincarlin, re indiscusso della Valle, sarà il primo!
Nel tragitto la quota minima che si toccherà è di 540 m e la massima di 1280 m, un percorso di media difficoltà. Si partirà scoprendo le artistiche vie di Cerano d’Intelvi accompagnate da piccole opere d’arte disseminate nel borgo che ci porteranno a scoprire la Chiesa di San Tommaso con la Torre Teodolinda.
Si proseguirà per Veglio, frazione di Cerano, incontrando la chiesa dei SS. Quirico e Giulitta, il più antico esempio di arte comacina in Valle.
Si passerà poi tra i pascoli fino a quando si noterà un basso edificio in pietra: è la sostra dell’Alpe Grande, un antico rifugio per il bestiame al pascolo.
Dopo aver fatto un pò di fatica verrete ripagati da una vista mozzafiato sul Lario, sarete ad Orimento! Ad Orimento si conoscerà la vita in alpeggio. Un’esperienza a cavallo tra i sentieri che portano al Monte Generoso e al Monte Crocione vi aspetterà. Inizierà qui un percorso entusiasmante e panoramico, tra greggi e mandrie, prima su una mulattiera poi in uno stretto sentiero montano, arrivando al Mater e successivamente alla Capanna Bruno.
Si riprenderà l’asfalto fino alla località Tre Crus, punto di decollo per il volo libero. Poco dopo si abbandonerà la strada e girando a destra, con un breve sentiero ripido, vi immetterete su una facile strada bianca con splendide vedute sul lago di Como, transitando dalla Malga Carolza e dalla panoramica località Ermogna e continuando fino a raggiungere il verdeggiante pianoro di Pian delle Alpi.
A Pian delle Alpi potrete visitare un’altra delle sostre della Valle e scorgere uno scenario mozzafiato con i monti che calano a picco nel lago. Aguzzando la vista, si potrà scorgere in lontananza anche il leggendario eremo di San Zeno!
Una piacevole ripartenza in discesa per 500 metri e poi prenderete a destra la mulattiera imboccando il sentiero Copafoo, soprannome degli abitanti di Casasco, e seguiamo, poi, la deviazione per Dancio fino a rientrare in Cerano d’Intelvi.
Una volta che tornerete a Cerano d’Intelvi ci sarà un’altra sorpresa: il Museo privato dello stucco e della scagliola, che ci porterà alla scoperta delle arti che hanno reso gli intelvesi famosi in tutta Europa!