Workshop 23 ottobre 2021

Nell’ambito del progetto Olivicoltura 2030 un’occasione di incontro e di confronto tra esperti del settore e appassionati.

Il giorno 23 ottobre è stata organizzata dal Lago di Como Gal, in collaborazione con il Gal 4 Parchi, una giornata di studio sullo stato della coltivazione dell’olivo nel territorio lariano.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito dell’Azione Locale del progetto di cooperazione “Scenari Futuri e Prospettive dell’olivicoltura di qualità – Olivicoltura2030”, a cui oltre al Lago di Como GAL partecipano il Gal GardaValsabbia2020 (capofila), il GAL Valle Seriana e Dei Laghi Bergamaschi il GAL Quattro Parchi Lecco Brianza.

Tra gli obiettivi dell’incontro il principale è senz’altro quello di sostenere e divulgare la cultura olivicola sul nostro territorio e di creare una rete di produttori, micro produttori ed hobbisti che lavorano per potenziare la qualità dell’olio d’oliva del Lario. I numeri dell’olivicoltura del Lario, infatti, parlano di un mercato ristretto, con produzioni di moderate quantità, in particolare nel territorio del Lago di Como Gal che deve necessariamente puntare ad un alto livello qualitativo per poter competere con i grandi produttori a livello nazionale.

L’alta qualità unita alla limitata disponibilità, fanno dell’olio del Lario un prodotto prezioso e ricercato. 

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L’incontro si è svolto presso il frantoio di Biosio in località Biosio a Bellano (LC) da cui, dopo una presentazione dei lavori della giornata e una prima illustrazione riguardante le caratteristiche vegetative e produttive delle varietà autoctone, il gruppo si è trasferito presso il terreno di Roncaletto, importante campo collezione di varietà locali del territorio lariano ed ha rappresentato l’occasione per analizzare i problemi fitosanitari e fisiopatologici dell’olivicoltura lariana in relazione alla presenza della mosca dell’olivo, della cimice asiatica e di funghi patogeni responsabili del fenomeno della cascola precoce dei frutticini, una patologia che affligge l’olivicoltura del nostro territorio con ripercussioni negative sulla produzione finale.

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Nel corso della visita all’oliveto sperimentale gli agronomi Giandomenico Borelli e Michele dell’Oro hanno illustrato gli effetti del cambiamento climatico sulla nostra olivicoltura e l’impatto che gli stessi hanno sulla diffusione di patologie fino a poco tempo fa sconosciute.

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Gli agronomi esperti in olivicoltura del Lago di Como Gal Giandomenico Borelli e Michele dell’Oro

Gli stessi tecnici hanno presentato le indagini in corso sul genoma delle varietà locali di ulivo in corso dal lontano 2006, che, unite all’osservazione della capacità di resilienza delle piante rispetto ai cambiamenti climatici e alla più o meno dimostrata capacità di resistenza alle patologie di recente introduzione, danno un chiaro segnale del fatto che alcune piante di origine locale (abbiano) hanno maggiore capacità di adattamento al clima del nostro territorio. Nell’ambito delle azioni locali del progetto Olivicoltura 2030 si sta implementando l’azione rivolta alla richiesta di riconoscimento ufficiale a livello nazionale di alcune delle varietà locali. 

I risultati dello studio del genoma in atto saranno pubblicati nel Report finale del progetto Olivicoltura 2030 al termine del prossimo anno.

Nel territorio lariano ed in particolare nel territorio del Lago di Como Gal è in corso la redazione del censimento delle porzioni di territorio destinate alla coltivazione dell’olivo. I primi risultati dell’indagine e della disomogenea distribuzione degli uliveti nel territorio sono stati esposti nel corso della giornata, mentre i risultati complessivi saranno pubblicati nel Report finale del progetto Olivicoltura 2030 al termine del prossimo anno.

L’esperienza condivisa in campo è stata occasione utile per un confronto tra gli operatori professionali ed hobbistici sulle diverse tecniche di coltivazione e di intervento fitosanitario, arricchita dai suggerimenti operativi dei tecnici presenti. La condivisione di informazioni e di consigli operativi ha rappresentato una parte fondamentale della giornata in campo.

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Di grande interesse è stato il momento in cui Giandomenico Borelli e Michele dell’Orto hanno parlato di qualificazione e valorizzazione degli olii lariani, illustrando le caratteristiche organolettiche degli olii locali, sottolineando le peculiarità dell’olio prodotto nel territorio del Lago di Como Gal che lo rendono un prodotto unico e di indiscusso pregio riconosciuto a livello nazionale ed europeo. 

Per concludere Giandomenico Borelli ha tenuto a ricordare che l’olio del Lario è l’olio Dop riconosciuto come il più nordico d’Europa!

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