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Torrenti, Bolle e Sorgenti: il territorio carsico e l’uomo

Il 5 maggio 2024, abbiamo avuto il piacere di organizzare “Torrenti, bolle e sorgenti: il territorio carsico e l’uomo”, un evento che ha permesso di esplorare il patrimonio naturale e culturale della Valle d’Intelvi. Promosso da Lago di Como GAL nell’ambito del progetto di cooperazione “Green&Blue”, l’evento ha offerto ai partecipanti un’esperienza immersiva e educativa, alla scoperta delle bellezze e delle tradizioni del territorio.

Un’esperienza immersiva nella natura

Il punto di partenza della nostra escursione è stato la località La Bolla, situata nel Comune di Centro Valle Intelvi. Questo luogo affascinante è caratterizzato da un bacino naturale, utilizzato in passato per raccogliere l’acqua piovana necessaria all’abbeveraggio del bestiame. Con la guida esperta di Martina Balatti, naturalista ed educatrice ambientale, abbiamo iniziato il nostro cammino attraverso prati verdeggianti e antiche mulattiere.

Durante il percorso, Martina ci ha fornito preziose informazioni sulla geomorfologia del territorio carsico, spiegandoci come l’acqua abbia modellato il paesaggio nel corso dei secoli. Abbiamo avuto l’opportunità di osservare sorgenti naturali e torrenti, e di comprendere l’importanza di queste risorse idriche per l’ecosistema locale.

La visita al museo Etnografico

Il nostro viaggio ci ha portato al Museo Etnografico della Civiltà Contadina delle Arti e dei Mestieri di Casasco Intelvi insieme ad Alfredo Zecchini, presidente dell’omonima associazione, e Giulio Zanotta, alpino dalla lunga memoria. Situato nel cuore dell’omonima valle, il museo è ospitato in un’antica casa rurale con muri di pietra e tetto in legno, risalente a prima del 1700. Inaugurato il 5 novembre 1995 grazie all’iniziativa di Piergiorgio Cairoli, allora sindaco del paese, il museo custodisce una vasta collezione di oggetti e documenti che testimoniano la vita degli abitanti della valle.

Un tuffo nel passato

Al piano terreno del museo, abbiamo esplorato una straordinaria raccolta di attrezzi agricoli e utensili artigianali, utilizzati dai contadini e dalle varie maestranze locali. Di particolare interesse sono stati gli strumenti utilizzati per la produzione del gelato, un’arte che richiedeva un ingegnoso marchingegno visibile solo al museo.

Le tradizioni casearie e il contrabbando

Al piano superiore, una vetrinetta dedicata al contrabbando ci ha mostrato gli oggetti utilizzati dai contrabbandieri per attraversare i sentieri di montagna, come zaini, calzature e indumenti. Abbiamo scoperto come questi uomini, chiamati spalloni, riuscissero a sostenere le loro famiglie attraverso lo scambio clandestino di beni.

Nella sezione dedicata ai casari, abbiamo ammirato gli attrezzi utilizzati per la produzione di formaggi, un’attività che sfruttava il latte degli animali delle valli per creare prodotti di straordinaria qualità. La visita ci ha permesso di apprezzare l’ingegno e la dedizione delle persone che hanno contribuito a costruire la storia locale.

Le testimonianze storiche

Il museo ospita anche una vetrina di ritrovamenti bellici della Prima Guerra Mondiale, recuperati lungo le linee di confine della Linea Cadorna e dai ghiacciai dell’Adamello. Questi reperti, insieme agli oggetti legati alla vita quotidiana dell’epoca, ci hanno offerto uno spaccato vivido della storia locale.

L’angolo domestico

Un angolo particolarmente suggestivo del museo è la ricostruzione di una cucina tradizionale, completa di tavolo e attrezzi utilizzati dalle massaie di un tempo. Qui, abbiamo potuto ammirare anche il vestiario tipico delle donne di allora e vari oggetti domestici, che hanno reso ancora più autentica la nostra visita.

Un viaggio di scoperta

La nostra esplorazione non sarebbe stata completa senza una visita alla “Panchina Gigante”, un punto panoramico dal quale abbiamo potuto ammirare una vista mozzafiato sul Lago di Como. La giornata si è conclusa con un ringraziamento speciale a Lago di Como GAL, Alfredo Zecchini e Giulio Zanotta per aver reso possibile questa indimenticabile esperienza.

Un ricordo da conservare

“Torrenti, bolle e sorgenti” è stato molto più di un semplice evento: è stato un viaggio nel tempo e nello spazio, che ci ha permesso di scoprire le radici storiche e naturali della Valle d’Intelvi. La ricchezza delle informazioni fornite da Martina Balatti e la bellezza del paesaggio ci hanno regalato un’esperienza educativa e coinvolgente.

Qui di seguito potrete vedere un meraviglioso video dell’esperienza. Ringraziamo Saliinvetta per averlo condiviso con noi.

Il Museo Etnografico di Casasco di Intelvi (Co), Valle Intelvi

Continuate a seguirci per scoprire le future attività e per vivere nuove emozionanti esperienze all’aria aperta!